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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Lupo Mannaro e di Licantropo


   La mattina seguente, a lezione di Difesa dalle Arti Oscure, mentre ricopiavano diverse ricette per la cura del morso di Lupo Mannaro, Harry e Ron continuarono a parlare di quel che avrebbero fatto con una Pietra Filosofale se l'avessero avuta. Solo quando Ron disse che ci si sarebbe comprato un'intera squadra di Quidditch, a Harry tornò in mente Piton e la partita imminente.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   ‘Macché, quello non era un Lupo Mannaro, e non era neppure un unicorno’ rispose Hagrid cupamente. ‘Va bene, seguitemi, ma state attenti’.
La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1)

   ‘Un Lupo Mannaro?’ suggerì Harry.
La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1)

   ‘Può essere stato un Lupo Mannaro a uccidere gli unicorni?’ gli chiese.
La Foresta proibita (Cap. 15 Harry Potter 1)

    «Quell’Allock è veramente eccezionale, non trovate?» disse Justin garrulo mentre cominciavano a riempire i vasi di concime allo sterco di drago. «È un tipo terribilmente coraggioso. Avete letto i suoi libri? Io sarei morto di paura se fossi stato intrappolato in una cabina telefonica da un Lupo Mannaro; ma lui no, ha mantenuto il sangue freddo e… zac… Semplicemente fantastico.
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)


    Durante l’ultima lezione di Difesa contro le Arti Oscure, Harry fu chiamato alla cattedra, questa volta per impersonare un Lupo Mannaro. Se non avesse avuto un’ottima ragione per non voler guastare l’umore di Allock si sarebbe rifiutato di farlo.
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Un bell’ululato, Harry… proprio così… e poi, che ci crediate o no, gli sono piombato addosso… così… l’ho scaraventato a terra… così… con una mano sono riuscito a tenerlo fermo e con l’altra gli ho ficcato la bacchetta magica in gola. Poi ho raccolto le ultime forze e ho eseguito il difficilissimo Incantesimo Omosembiante. Lui ha emesso un lamento pietoso… forza, Harry… più forte… bene così… il pelo è scomparso, le zanne si sono ritratte e lui è tornato uomo. Semplice, e tuttavia efficace… E un altro villaggio mi ricorderà sempre come l’eroe che li ha liberati dal terrore degli attacchi del Lupo Mannaro, che si ripetevano tutti i mesi».
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Compiti a casa: comporre una poesia sulla sconfitta da me inferra al Lupo Mannaro Wagga Wagga! La migliore verrà premiata con una copia firmata di Magicamente io».
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

   «Chi di voi sa dirmi come si fa a distinguere un Lupo Mannaro da un lupo vero?» chiese Piton.
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «Silenzio!» sibilò Piton. «Bene bene bene, non avrei mai pensato di incontrare una classe del terzo anno che non sapesse nemmeno riconoscere un Lupo Mannaro. Mi premurerò di comunicare al professor Silente quanto siete indietro...»
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «Signore» disse Hermione, con la mano ancora a mezz'aria, «il Lupo Mannaro è diverso da un vero lupo per molti dettagli. Il muso del Lupo Mannaro...»
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «Questa volta non sei all'altezza di te stessa, Hermione» disse. «Ne hai azzeccata una su tre, temo. Non ho aiutato Sirius a entrare nel castello e di sicuro non voglio vedere Harry morto...» Uno strano tremito gli attraversò il viso. «Ma non negherò che sono un Lupo Mannaro».
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   «Lontano da me, Lupo Mannaro
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   «Silente l'ha assunta anche se sapeva che era un Lupo Mannaro?» e
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   Harry ebbe appena il tempo di stupirsi per lo zelo di Hermione che Lupin scoppiò a ridere. Forse era pazzo, oltre a essere un Lupo Mannaro...
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)


   «Comincia tutto da qui... da quando sono diventato un Lupo Mannaro. Niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato morso... e se non fossi stato così sconsiderato...»
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Le mie trasformazioni in quei giorni erano... erano terribili. È molto doloroso trasformarsi in un Lupo Mannaro. Non avevo intorno degli umani da mordere, cosi mordevo e graffiavo me stesso. Gli abitanti del villaggio udivano il rumore e le urla e credettero che si trattasse di spiriti particolarmente violenti. Silente incoraggiò le dicerie... anche adesso che la casa è silenziosa da anni, gli abitanti di qui non osano avvicinarsi...
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Non potevano farmi compagnia da umani, e così mi facevano compagnia da animali» disse Lupin. «Un Lupo Mannaro è un pericolo solo per le persone. Ogni mese sgattaiolavano fuori dal castello sotto il Mantello dell'Invisibilità di James. Si trasformavano... Peter, che era il più piccolo, riusciva a scivolare sotto i rami aggressivi del Platano e premeva il nodo che lo blocca. Poi si calavano nel tunnel e mi raggiungevano. Sotto il loro influsso, diventai meno pericoloso. Il mio corpo era ancora lupesco, ma la mia mente lo era molto meno quando stavo con loro».
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Ci sto arrivando, Sirius, ci sto arrivando... be', ora che potevamo trasformarci tutti e quattro ci si aprirono davanti parecchie eccitanti opportunità. Ben presto di notte prendemmo ad abbandonare la Stamberga Strillante e a vagare per i prati del castello e per il villaggio. Sirius e James si trasformavano in animali così grossi che erano più che in grado di tener testa a un Lupo Mannaro. Dubito che qualche altro studente di Hogwarts abbia mai scoperto più cose sul parco e su Hogsmeade... E fu così che finimmo per disegnare la Mappa del Malandrino e firmarla con i nostri soprannomi. Sirius è Felpato. Peter è Codaliscia. James era Ramoso».
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Ma era sempre molto pericoloso! Andare in giro nella notte con un Lupo Mannaro! E se non fosse rimasto con gli altri e avesse morso qualcuno?»
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Severus era molto curioso di sapere dove andavo tutti i mesi» spiegò Lupin a Ron, Harry e Hermione. «Eravamo nello stesso anno, sapete, e non... ehm... non ci amavamo molto. Quello che gli piaceva meno di tutti era James. Era geloso, credo, del talento di James sul campo di Quidditch... comunque, Piton mi aveva visto attraversare il parco con Madama Chips una sera mentre mi accompagnava al Platano Picchiatore per trasformarmi. Sirius pensò che sarebbe stato... ehm... divertente dire a Piton che bastava premere il nodo sul tronco con un lungo bastone e avrebbe potuto seguirmi. Be', naturalmente Piton lo fece... se fosse riuscito ad arrivare fin qui, avrebbe incontrato un Lupo Mannaro completamente sviluppato... ma tuo padre, che aveva scoperto cosa aveva fatto Sirius, segui Piton e lo fece tornare indietro, mettendo a repentaglio la propria vita... Piton però riuscì a vedermi, alla fine del tunnel. Silente gli proibì di raccontare agli altri che cosa aveva visto, ma da allora seppe che cos'ero...»
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Altri due criminali pronti per Azkaban questa notte» disse Piton con gli occhi febbrili. «Sono curioso di vedere come la prenderà Silente... era convinto che tu fossi innocuo, sai, Lupin... un Lupo Mannaro addomesticato...»
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)

   «Signorina Granger, sei già praticamente sospesa!» sbottò Piton. «Tu, Potter e Weasley siete fuori dai confini della scuola, in compagnia di un uomo condannato per assassinio e di un Lupo Mannaro. Per una volta nella vita, chiudi la bocca».
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)

   «Muovetevi, tutti quanti» disse. Schioccò le dita, e i capi delle funi che tenevano legato Lupin gli volarono in mano. «Io terrò il Lupo Mannaro. Forse i Dissennatori vorranno baciare anche lui...»
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)

   «Non chiedermi di immaginare come funziona la mente di un Lupo Mannaro» sibilò Piton. «Togliti, Potter».
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)


   Mentre il Lupo Mannaro alzava la testa e faceva scattare le lunghe zanne, Black scomparve dal fianco di Harry. Si era trasformato. L'enorme cane simile a un orso fece un balzo in avanti. Mentre il Lupo Mannaro si liberava delle manette che lo tenevano legato, il cane lo prese per la collottola e lo spinse indietro, lontano da Ron e da Minus. Erano avvinti, mascella contro mascella, gli artigli che sferravano colpi laceranti...
Il bacio dei Dissennatori (Cap. 20 Harry Potter 3)

   Risuonarono un ululato e un ringhio tonante; Harry si voltò e vide il Lupo Mannaro che fuggiva di gran carriera nella foresta...
Il bacio dei Dissennatori (Cap. 20 Harry Potter 3)

   «Si, ma è un bene concedergli un trattamento così speciale? Personalmente cerco di trattarlo come tutti gli altri studenti. E qualunque altro studente verrebbe sospeso, come minimo, per aver messo a repentaglio le vite dei suoi amici come ha fatto lui. Ci pensi, Ministro: contro tutte le regole della scuola, dopo tutte le precauzioni prese per proteggerlo, uscire di notte, farsi complice di un Lupo Mannaro e di un assassino... e ho anche ragione di credere che abbia fatto visita illegalmente a Hogsmeade...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «...è fuggito quando il professor Lupin si è trasformato in un Lupo Mannaro...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   Corsero il più veloce possibile, con Fierobecco che trottava dietro di loro. Sentirono il Lupo Mannaro ululare alle loro spalle...
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Be'... d'accordo, allora... io ti aspetto qui con Fierobecco... ma Harry, fai attenzione... là fuori c'è un Lupo Mannaro... e i Dissenatori...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Non avete sentito?» disse Hagrid col sorriso un po' meno largo. Abbassò la voce, anche se non c'era nessun altro in vista. «Ehm... Piton l'ha detto a tutti i Serpeverde stamattina... ormai lo sanno tutti... il professor Lupin è un Lupo Mannaro, ecco. E ieri notte era libero nel parco... adesso sta facendo le valigie, naturale».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «No. Il professor Silente è riuscito a convincere Caramell che stavo cercando di salvarvi la vita». Sospirò. «Per Severus è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Credo che la perdita dell'Ordine di Merlino sia stata un duro colpo per lui. E così questa mattina a colazione lui si è fatto sfuggire... ehm... per caso che sono un Lupo Mannaro».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Domani a quest'ora, cominceranno ad arrivare i gufi spediti dai genitori... non vorranno che un Lupo Mannaro sia l'insegnante dei loro figli,
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    Tra queste eccentriche decisioni ci sono senza dubbio le controverse assunzioni di personale precedentemente descritte su queste pagine, che hanno visto l’ingaggio del Licantropo Remus Lupin, del mezzogigante Rubeus Hagrid e del visionario ex Auror “Malocchio” Moody.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)


    «Be’, ogni volta che ci provano comincio a sanguinare come un matto» rispose in tono leggero il signor Weasley, prendendo la bacchetta dal comodino ed evocando sei sedie accanto al letto. «A quanto pare nelle zanne di quel serpente c’era un veleno insolito, che non fa rimarginare le ferite. Sono sicuri di trovare un antidoto, comunque: hanno avuto casi peggiori del mio, e nel frattempo non devo fare altro che prendere una Pozione Rimpolpasangue ogni ora. Invece quel tipo laggiù…» disse, abbassando la voce e accennando al letto di fronte, in cui giaceva un uomo verdastro e malaticcio che fissava il soffitto «…è stato morso da un Lupo Mannaro, poveretto. Non c’è cura».
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    «Un Lupo Mannaro?» sussurrò la signora Weasley, allarmata. «È prudente tenerlo in una corsia? Non dovrebbe stare in una stanza privata?»
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    «Mancano ancora due settimane alla luna piena» le ricordò piano il signor Weasley. «I Guaritori sono venuti a parlargli questa mattina, per cercare di convincerlo che potrà condurre una vita quasi normale. Io gli ho raccontato, ovviamente senza fare nomi, che conosco bene un Lupo Mannaro, una persona molto simpatica, che trova la sua condizione piuttosto semplice da controllare».
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    La signora Weasley emise un suono minaccioso, a metà tra un grido e un ringhio. Lupin si allontanò dal letto e andò dal Lupo Mannaro, che non aveva visitatori e guardava malinconico la folla attorno al signor Weasley; Bill mormorò qualcosa su una tazza di tè, e Fred e George si precipitarono a seguirlo, sorridendo.
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    «Ma quanto sei zuccone, Codaliscia?» sbuffò James. «Corri in giro con un Lupo Mannaro una volta al mese…»
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    «Ma si è lasciato sfuggire ‘per caso’ che sei un Lupo Mannaro, e così sei dovuto andar via!» sbottò Harry arrabbiato.
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Non hai sentito parlare di lui?» Le mani di Lupin si strinsero convulsamente in grembo. «Fenrir Greyback è forse il più selvaggio Lupo Mannaro che esista. Considera sua missione nella vita mordere e contaminare quanti più umani possibile; vuole creare tanti lupi mannari da sopraffare i maghi. Voldemort gli ha promesso una lauta preda in cambio dei suoi servigi. Greyback è specializzato in bambini… mordili da piccoli, dice, e allevali lontano dai loro genitori, insegna loro a odiare i maghi normali. Voldemort ha minacciato di scatenarlo sui figli di tanta gente; una minaccia che di solito sortisce buoni risultati».
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Sì. Mio padre l’aveva offeso. A lungo ho ignorato l’identità del Lupo Mannaro che mi aveva aggredito; provavo perfino pietà per lui, pensavo che non riuscisse a controllarsi, dal momento che ormai sapevo come ci si sentiva. Ma Greyback non è così. Quando c’è la luna piena, si apposta vicino alle vittime, per essere sicuro di colpire. Pensa a tutto. E questo è l’essere che Voldemort sta usando per riunire i lupi mannari. Non posso dire che i miei argomenti ragionevoli abbiano gran successo contro i proclami di Greyback che noi lupi mannari meritiamo il sangue, che dobbiamo vendicarci delle persone normali».
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Be’, è stato aggredito da un Lupo Mannaro. Corre voce che la madre si sia rifiutata di aiutare i Mangiamorte. Il bambino aveva solo cinque anni ed è morto al San Mungo, non sono riusciti a salvarlo».
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Come si chiamava quel Lupo Mannaro?» chiese Harry in fretta.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Ho detto no!» gridò l’uomo; ci fu un lampo di luce e il Lupo Mannaro fu scaraventato lontano; urtò contro i bastioni e barcollò, furente. Il cuore di Harry martellava così forte che pareva impossibile che nessuno lo sentisse, imprigionato nell’incantesimo di Silente… Se solo fosse riuscito a muoversi, avrebbe potuto scagliare una maledizione da sotto il Mantello…
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    Piton non rispose. Avanzò e spinse rudemente Malfoy di lato. I tre Mangiamorte si ritrassero senza una parola. Perfino il Lupo Mannaro era intimorito.
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    Superò con un balzo gli ultimi dieci scalini e si fermò, la bacchetta alzata. Il corridoio illuminato fiocamente era pieno di polvere; metà del soffitto sembrava essere crollata e davanti a lui impazzava una battaglia ma, mentre cercava di capire chi combatteva contro chi, udì l’odiata voce gridare «È finita, andiamo!» e vide Piton sparire dietro l’angolo in fondo al corridoio. Lui e Malfoy evidentemente si erano fatti strada incolumi nella battaglia. Harry si lanciò dietro di loro, ma uno dei combattenti si allontanò dalla mischia e si scagliò su di lui: era il Lupo Mannaro, Greyback. Gli fu addosso prima che riuscisse ad alzare la bacchetta: Harry cadde all’indietro, sentendo i sudici capelli arruffati premergli sul volto, mentre il puzzo di sudore e sangue gli riempiva naso e bocca, l’avido fiato caldo sulla gola…
La fuga del Principe (Cap. 28 Harry Potter 6)

    «Ma certo che sono sicura… È un… un po’ rovinato, tutto qui. Greyback l’ha aggredito. Madama Chips dice che non… che non avrà più lo stesso aspetto…» La voce di Ginny tremò appena. «Non sappiamo bene quali saranno le conseguenze… voglio dire, Greyback è un Lupo Mannaro, ma in quel momento non era trasformato».
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «Nessun incantesimo funziona con queste» rispose Madama Chips. «Ho tentato tutto quello che so, ma non c’è cura per i morsi di Lupo Mannaro».
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «No, non credo che Bill diventerà un vero Lupo Mannaro» replicò Lupin, «ma questo non significa che non ci sarà un qualche contagio. Quelle sono ferite maledette. È improbabile che guariscano del tutto, e… e Bill d’ora in poi potrebbe avere alcune caratteristiche da lupo».
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «È diverso» ribatté Lupin, muovendo appena le labbra, d’un tratto agitato. «Bill non sarà un vero Lupo Mannaro. I casi sono completamente…»
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

   Ha appena sposato il Lupo Mannaro, Remus Lupin. Ne sarete fieri».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Sono Remus John Lupin, Lupo Mannaro, noto anche come Lunastorta, uno dei quattro creatori della Mappa del Malandrino, marito di Ninfadora, detta Tonks, e ti ho insegnato come evocare un Patronus, Harry, che ha la forma di un cervo».
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «Tu mi hai visto sempre solo in mezzo ai compagni dell'Ordine o sotto la protezione di Silente a Hogwarts! Non sai come gran parte del mondo magico considera le creature come me! Quando vengono a sapere della mia condizione, non mi rivolgono nemmeno la parola! Non capisci quello che ho fatto? Perfino la sua famiglia è disgustata dal nostro matrimonio, quali genitori vorrebbero che la loro unica figlia sposasse un Lupo Mannaro? E il bambino... il bambino...»
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «Se al nuovo regime non piacciono i Nati Babbani» continuò Harry, «cosa faranno a un mezzo Lupo Mannaro con un padre nell'Ordine? Mio padre è morto per cercare di proteggere mia madre e me, e tu pensi che ti direbbe di abbandonare tuo figlio per venire all'avventura con noi?» «Come... come osi?» sbottò Lupin. «Il desiderio di... di pericolo o gloria personale... non c'entra... come osi insinuare una simile...»
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   A Harry si rivoltò lo stomaco. L'aveva riconosciuto: Fenrir Greyback, il Lupo Mannaro che aveva il permesso di indossare vesti di Mangiamorte in cambio della sua mercenaria ferocia.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Bene bene» fece Greyback, e Harry avvertì una lievissima nota di trepidazione in quella voce spietata. Capì che il Lupo Mannaro si stava chiedendo se aveva davvero aggredito e legato il figlio di un funzionario del Ministero. Il cuore gli batteva contro le corde che gli serravano le costole; non si sarebbe stupito se Greyback l'avesse notato. «Se dici la verità, mostro, non hai niente da temere da un giretto al Ministero. Immagino che tuo padre ci ricompenserà solo perché ti abbiamo trovato».
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Be', questo cambia le cose, vero?» mormorò il Lupo Mannaro.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Harry immaginò di sapere perché Greyback non chiamava Voldemort. Il Lupo Mannaro poteva anche avere il permesso di indossare un abito da Mangiamorte quando volevano servirsi di lui, ma solo la cerchia più intima di Voldemort portava il Marchio Nero: questo sommo onore a Greyback non era stato concesso.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Tu mi conosci!» C'era risentimento nella voce del Lupo Mannaro. «Sono Fenrir Greyback! Abbiamo preso Harry Potter!»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Allora, ragazzo?» abbaiò il Lupo Mannaro.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Non erano alla sua altezza, anche se erano quattro contro una: lei era una strega, come Harry ben sapeva, straordinariamente dotata e del tutto priva di coscienza. Crollarono a terra tutti, tranne Greyback, che però fu costretto in ginocchio a braccia aperte. Con la coda dell'occhio, Harry vide Bellatrix china sul Lupo Mannaro, la spada di Grifondoro stretta in pugno, il volto cereo.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Lei mosse la bacchetta e il Lupo Mannaro balzò in piedi, ma sembrava troppo spaventato per avvicinarsi. Andò a rannicchiarsi dietro una poltrona, le sudicie unghie ricurve sullo schienale.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Narcissa esitò un momento, poi si rivolse al Lupo Mannaro.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Mentre Ron correva a estrarre Hermione dai detriti, Harry colse l'occasione: saltò sopra una poltrona e strappò le tre bacchette dalla presa di Draco, le puntò tutte contro Greyback e urlò: «Stupeficium!» Il Lupo Mannaro fu sollevato dal triplo incantesimo, volò fino al soffitto e poi rovinò a terra.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Sono io, Remus Lupin!» rispose una voce sopra l'ululato del vento. Harry sentì un brivido di paura: che cos'era successo? «Sono un Lupo Mannaro, marito di Ninfadora Tonks, e tu, il Custode Segreto di Villa Conchiglia, mi hai rivelato l'indirizzo e mi hai detto di venire in caso di emergenza!»
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)